Questo dicembre sembrava dovesse vedere sul mio telaio i colori invernali e natalizi, sembrava dovesse sentire la lana morbida da avvolgere attorno al collo... e invece ha trovato la strada di un progetto speciale, una storia da narrare fatta di economia.
Strano, direte.
Economia non è una parola comune dalle mie parti, non mi ci riconosco, non la conosco. Eppure qualcuno ha pensato a me per parlare del suo progetto sull'economia del dono. Ecco che una parola speciale si associa ad una parola ostica o mal interpretata.
Il dono e l'economia, il volontario e il formatore, la cultura e la bellezza: questo cercherò di raccontare con una tela fatta di ortica e lana. Ispida e morbida, granulosa di piccoli pezzi di una terra lontana, dove il dono e lo scambio esistono.
Questa tela parlerà di tanto in 812 trame, dell'altrove e del vicino, di una città tanto conosciuta come Verona e dei suoi luoghi tanto sconosciuti.
La sfida per me è narrare percorsi difficili dove esistono le rotture e gli inciampi, come in tutte le storie dei rapporti fra esseri umani calati nella vita.
Non tornerò indietro alla trama saltata, non camufferò il filo spezzato, non cercherò la perfezione. Farò quello che nella vita di tutti accade.